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Günther Righi incontra una classe

Dato che da lì a breve un’ allunna della classe 4 F si doveva sottoporre ad un intervento cardiaco, gli insegnanti si sono inventati un ospite speciale per la classe. Nella primavera 2019 Günther Righi ha visitato una quarta classe della scuola elementare di Lana. Ha raccontato  dalla sua vita con un difetto cardiaco congenito. Parlava della sua infanzia in Val Passiria, di come fosse spesso preso in giro a causa della sua cianosi e raccontò anche delle tante operazioni subite. Nonostante i vari interventi nell’infanzia e nell’adolescenza, il risultato desiderato non ha mai potuto essere raggiunto, tanto che ha dovuto subire un trapianto di cuore nel 2016. Da allora sta migliorando sempre di più e può essere molto attivo nello sport.

Ecco alcune dichiarazioni degli scolari dopo questo interessante incontro con Günther:

Marie: “Mi è piaciuto molto che Günther fosse con noi e ci raccontasse della sua vita. Ma Günther ci ha anche parlato delle sue operazioni.

Annkathrin: “Mi è piaciuto molto perché era molto istruttivo. E me lo ricordavo bene. Fortunatamente, sta di nuovo molto bene. Ho imparato molto perche’ facciamo gli organi in scienze”.

Marc: “Caro Günther, mi è piaciuto il fatto che sei venuto da noi e mi è piaciuto anche il modo in cui ci hai spiegato come funziona un  ventricolo.

Fabian: “È stato molto interessante quello che ci ha detto Günther. “Sono rimasto scioccato quando l’ho sentito.”

Leo: “Penso che sia un peccato non poter esserci stato.”

Valeria: “Caro Günther, mi è piaciuto molto. Penso che sia fantastico che tu sia stato così coraggioso nel raccontarcelo così apertamente. Grazie!

David: “Mi è piaciuto molto.

Naomi: “Peccato che non c’ero. E penso che sia un peccato che Günther abbia avuto un problema cardiaco”.

Eliana: “Mi è piaciuto molto. E’ stato molto eccitante”.

“Mi e’ piaciuto molto. E’ stato molto interessante.

Linda: “Mi è piaciuto molto. E mi dispiace per il fatto che abbia dovuto essere operato così spesso. Ma ora, per fortuna, si sente di nuovo meglio”. Giorgia: “I miei compagni di classe mi hanno detto della visita. Peccato che non c’ero, sarebbe stato grandioso”.